Alda_Merini
piccole storie per grandi nomi

Alda

Ci sono giorni che non si staccano dalle pareti e notti che non accadono mai.

E dentro una di queste illusioni nasceva Alda, da un verso… che non andava mai a capo.

Tutta lì, tenuta insieme, dentro una prigione per emozioni che non faceva il suo dovere.

E lei, come un’ape furibonda, si dimenava.

Gioia e tristezza, luce e ombra, sorrisi e pianti si scambiavano, si accavallavano, si confondevano.

Un verso senza verso, direzione e maniera.

Un suono, questo era, un grido di gioia e dolore privo di pareti.

Come la sua casa sui navigli, che non aveva muri, ma fogli di carta, specchi per pensieri e ali di angeli. E quei fogli li donava, vergati con l’anima, ai bottegai di quartiere. Priva di porte quella casa, per tenere fuori gli estranei, ma con finestre, al piano superiore, sempre aperte per respirare il cielo e far entrare i ladri di vita come lei.

Alda la mutaforme: musica sfiorando un piano, cantante a suo volere, fornaia se mancava il pane e quando scriveva o parlava… era un angelo.

Ma Alda abitava un mondo strano, che non era in grado di comprendere tutto quel dimenarsi, così privo di fantasia che, pensate, si inventò una follia e le diede un nome: Normalità.

In questo luogo lontano c’erano Grandi Raccoglitori dove veniva riposto tutto quello che non si voleva vedere: le scomodità, le idee bizzarre, le voci troppo alte, la troppa fantasia, gli eccessi di euforia, ma anche la rabbia, la disperazione, l’umiliazione. Nel Grande Raccoglitore trovava spazio ogni emozione che richiedeva libertà e anche Alda lo trovò. Ma non riuscirono a scordarla, perché un’amica, incontrata in un giorno di tempesta, là in quel piano superiore con le finestre spalancate, non l’abbandonò nemmeno dentro quel buio e tendendole la sua lunga mano, come un vortice la portò a sé, salvandone la luce e tutti i colori.

E poi anche gli altri capirono che visto da vicino nessuno è normale e Alda poté riprendere a ronzare pettinata dal vento, perché…

“Nessuno mi pettina bene come il vento.”